venerdì 18 aprile 2014

Educazione Videoludica



Il bambino entra in negozio, pieno di gioia e speranza in quel corpicino ripieno di merendine e coca cola.
Corre verso il bancone, i cosciotti che strusciano l'uno sull'altro e già con l'affanno per aver percorso i sei metri che mi separano dall'ingresso.
"Ce l'hai la playstation 4?"
Subito dopo, una montagna di carne che potrebbe provenire dalla Terra dei fuochi tanto è fisicamente sbagliata, truccata come neanche una fusione tra Moira Orfei e Lady Gaga.
Mi sorride e credo che stia cercando di farmi l'occhiolino. Ovviamente, il fatto che suo figlio non abbia avuto il minimo senso dell'educazione non importa. Continua a fare quello strano movimento con l'occhio mentre sorride.
"Ce l'hai la playstation 4?"
"Scusa bambino, c'è questo signore prima."
Il signore, come tutte le persone educate che mettono piede in questo negozio, sorride, per nulla infastidito dalla biricchina vivacità del ragazzino. Il signore, come tutte le persone educate di questo mondo, non potrà che prenderla in culo con tanto di vasella.
"Ce l'hai la playstation 4?" continua il moccioso. Quell'ammasso purulento di carne che lo ha generato continua a ridere e a farmi l'occhiolino.
Vorrà forse dirmi qualcosa?
La fisso, dopo che il signore educato gentilmente decide di farsi da parte.
"Ce l'hai la playstation 4?"
"Signora...?"
"Oh oh oh, mi raccomando, digli di no, che gliela compriamo di nascosto oh oh oh gli facciamo la sorpresa oh oh oh"
Capisco. Guardo il bambino.
"Ce l'hai la playstation 4?"
"...No, bambino. Non ce l'ho."
Lui per un attimo spegne il cervello. Ovviamente non aveva neanche preso in considerazione l'idea che potesse non esserci.
Si gira e se ne va, senza dire nulla. La signora invece oh oh oh mi sorride, poi va via anche lei.

Il signore educato allora torna da me, negli occhi quella dolcezza che sembra dire "Ah, questi bambini".
Prima che riesca a parlare, una signora arriva correndo come una furia, portandosi dietro tutti i progressi che la civiltà ha compiuto nel corso dei millenni, da quando eravamo scimmie che ci gettavamo la cacca addosso per ridere.
"Aho, scusa ma vado di fretta."
Poco dopo, mi accorgo che c'è un bambino appeso alla sua giacca. Spero sia suo figlio.
Il signore educato, ça va sans dire, si fa di nuovo da parte.
"Ce l"hai quella, come si chiama, la Xbox 2?"
"Ma quale intende di preciso?"
"E quella nera."
"Si, ho capito, ma lei intende quella che è uscita adesso?"
"Quanto costa?"
"500 euro, c'è l'offerta-"
"No, ma che ti sei rincoglionito? Ma che 500 euro? No, voglio quella che costa meno."
"Beh, adesso abbiamo la versione da 250 gb usata, a 159 euro. Ne è rimasta una ed è in buone condizioni."
Lei si volta verso il figlio. "Ti sta bene? Perché di più non ci spendo eh?"
Il bambino, appeso come un cucciolo di koala alla giacca della mamma, non dice nulla. Ha già capito che probabilmente non avrà mai voce in capitolo con la madre, o con le sue future donne.
"Va beh, dammela vah."
Gliela preparo, lei paga e poi fa al figlio, "E questa adesso non la tocchi fino a Natale."
Ed io tutte le volte mi chiedo, ma perché cazzo vi portate i figli appresso, gli fate toccare con mano la gioia di avere finalmente quella console che hanno aspettato per mesi, che nella testa ingenua e desiderosa dei bambini equivalgono a circa dieci milioni di anni, e poi appena sanno di averla, gli lanciate quell'anatema straordinario, roba che neanche Dio con Adamo ed Eva un altro pò è stato tanto crudele?
Il bambino infatti non dice nulla, ma glielo leggi negli occhi che se potesse infilerebbe un paletto nel cuore della madre.
Vanno via, senza ringraziare o salutare.
Il signore educato torna ancora una volta, sorridendo.
"Quella era l'ultima Xbox a quel prezzo, vero?"
E subito capisco che ho fatto una cazzata.
"Beh, si..."
"Peccato, era proprio quella che cercavo. La volevo regalare a mio figlio, la sorpresa per Natale."
Improvvisamente, mi sento la più grande merda che abbia mai solcato questa terra. Se questo signore mi gettasse della benzina addosso, e ne avrebbe tutto il diritto, non gli darei neanche il tempo di accendere una fiamma. Lo farei io per lui.
"Mi dispiace, se vuole posso chiamare all'altro negozio, magari ne hanno una..."
"No, tranquillo, ci sono stato prima di venire qui, ma erano finite."
"Mi dispiace tanto, non pensavo...la signora mi ha preso alla sprovvista... Se vuole, può lasciarmi il suo numero, prometto che la chiamerò non appena ne arriva un'altra!"
"Dici che magari qualcuno ne riporterà una?"
"Ma certo, sicuro!"
...Ma invece no. Nessuno la riporterà, lo so io, lo sa lui. Ma a volte, tutto ciò che resta alle persone gentili di questo mondo, è sperare.
Va via, lasciandomi li, con il mio rimorso.
Pochi secondi dopo, un altro bambino sta già correndo verso di me.